Diritto allo sviluppo

“Noi, capi di Stato e di governo, …
sono impegnati a rendere il diritto allo sviluppo una realtà per tutti e a liberare l’intero genere umano dal bisogno”.

(Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite)

Dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sul diritto allo sviluppo (1986), articolo 1:
“Il diritto allo sviluppo è un diritto umano inalienabile in virtù del quale ogni persona umana e tutti i popoli hanno il diritto di partecipare, contribuire e godere dello sviluppo economico, sociale, culturale e politico, in cui tutti i diritti umani e le libertà fondamentali possono essere pienamente realizzati”.

Il diritto allo sviluppo è stato dichiarato trent’anni fa, ma la sua attuazione è ancora molto indietro.

Viviamo in un’epoca globalizzata e in un mondo interdipendente. Le ricorrenti crisi economiche e finanziarie, i cambiamenti climatici, le crisi alimentari e l’aumento delle disuguaglianze tra i paesi e all’interno dei paesi sottolineano nuovamente la rilevanza del diritto allo sviluppo e la necessità della sua attuazione. La necessità di progredire nel consolidamento dei principi di solidarietà, di responsabilità collettiva e condivisa, nel rispetto della sovranità dei popoli e di un’effettiva cooperazione internazionale senza condizionamenti, così come la necessità di trovare un equilibrio tra le responsabilità nazionali e internazionali diventa sempre più imperativa.

La Dichiarazione sulla RST comprende elementi costitutivi come:

  • Sviluppo centrato sulle persone.
  • Un approccio basato sui diritti umani.
  • Partecipazione.
  • Equità.
  • Non discriminazione.
  • Autodeterminazione.

Altrettanto esplicite sono le prescrizioni fornite dalla Dichiarazione per l’attuazione di questo diritto, tra cui:

  • La formulazione di adeguate politiche di sviluppo nazionali e internazionali
  • Efficace cooperazione internazionale
  • Riforme a livello nazionale e internazionale
  • Rimozione degli ostacoli allo sviluppo, incluse, tra l’altro, le violazioni dei diritti umani, il razzismo, il colonialismo, l’occupazione e l’aggressione
  • Promozione della pace e del disarmo, e reindirizzamento dei risparmi che ne derivano allo sviluppo

APG23, nel suo impegno di essere la voce di chi non ha voce, contribuisce attivamente al gruppo di lavoro intergovernativo aperto sulla RST e sostiene l’urgenza di attuare questo diritto fondamentale. Inoltre, APG23 coordina il gruppo di lavoro sulla RST nel forum di Ginevra delle ONG di ispirazione cattolica.

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